Domenica 24 ottobre 2010 by Mariano Tomatis
La prima tavola proviene da un fumetto francese pubblicato dall’editrice Belisane; si tratta di Rennes-le-Château Le Secret de l’abbé Saunière (1995), scritto e disegnato da Antoine Captier, Marcel Captier e Michel Marrot. La vicenda ricalca con precisione la storia di Bérenger Saunière così come raccontata dallo stesso Antoine Captier, insieme alla moglie Claire Corbu, nel libro L’héritage de l’abbé Saunière, pubblicato dalla stessa casa editrice nello stesso anno.
La vignetta in basso a destra, molto suggestiva, verrà ripresa su due dei cartelli posti all’ingresso del domaine:
La seconda è tratta dal numero 121 di Martin Mystère (aprile 1992), periodico dell’editrice Bonelli scritto da Alfredo Castelli e disegnato da Giancarlo Alessandrini; si tratta di un numero celebrativo dei dieci anni di vita del fumetto, nato nel 1982. La storia, molto avvincente, coinvolge il protagonista Martin Mystére in un viaggio che tocca tutti i temi più cari agli appassionati delle vicende di Rennes: dal tesoro di Saunière a Maria Maddalena, da Poussin alla Gnosi, da Gaudì alla pietra filosofale. Trattandosi di un numero celebrativo, contiene moltissimi riferimenti ironici a passate avventure di Martin Mystére; l’edizione originale aveva in allegato una targa metallica.
La tavola riportata è curiosa per un dettaglio: il disegnatore, leggendo sulla sceneggiatura che avrebbe dovuto riprodurre una "passeggiata semicircolare" - che nella realtà è la balconata a semicerchio che delimita i giardini di Saunière e separa la Tour Magdala dalla serra (fig.2) - non avendo mai visto i luoghi rappresenterà un sentiero… semicircolare!
A sinistra: planimetria della passeggiata semicircolare che costeggia il giardino. A destra: Fotografia aerea della passeggiata che collega la serra (a sinistra) alla Tour Magdala (a destra).
La terza tavola è tratta dallo psichedelico racconto Arcadia di Grant Morrison, pubblicato in Italia dalla Magic Press nel primo volume della collana The Invisibles (1999).
Il disegnatore è Jill Thompson, l’inchiostratore Dennis Cramer. La protagonista viene portata in sogno a Rennes, dove incontra uno strano personaggio che, durante una partita di scacchi, le racconta le vicende di Bérenger Saunière. Nel corso del racconto compaiono anche i quattro pastori d’Arcadia del celebre quadro di Poussin Les Bergers d’Arcadie.
Chiude il volume una ironica postfazione firmata da Pasquale Ruggiero, che riassume le vicende raccontate ne Il Santo Graal da Baigent, Leigh e Lincoln.
La quarta è tratta da Et in Arcadia ego… (2003) ed è scritta ed inchiostrata da tale Mor. Edita da Bélisane, ha come protagonisti tre ragazzi che hanno dato vita ad un’organizzazione che si chiama O.P.P. (Observatoire des Phénomenes Paranormaux, Osservatorio dei Fenomeni Paranormali). Ambientata tra Carcassonne e Rennes-le-Château, unisce agli elementi magici una gran cura dei particolari nella rappresentazione dei luoghi.
La quinta è tratta dal mensile Zio Paperone (2004) che ospita storie Disney disegnati da autori celebri. Il racconto in questione, “Uncle Scrooge - A letter from Home”, è scritto e disegnato da “Keno” Don Rosa, tra i massimi autori della scuderia Disney. Italoamericano classe 1951, Don Rosa è famoso per il velo di esoterismo con cui condisce tutti i suoi racconti: in ogni sua storia, infatti, è possibile trovare - occultato in qualche dettaglio poco visibile - l’acronimo D.U.C.K., che seppur letteralmente significa “papero”, è una dedica al suo predecessore Carl Barks (Dedicated to Uncle Carl by Keno). Il bellissimo racconto da cui è tratta la tavola qui riportata è ambientato in un vecchio castello scozzese dove, tra codici segreti e lapidi da decifrare, Paperone incontra i cattivissimi membri del Priorato di Sion.
La sesta tavola, disegnata da Lara Molinari, è tratta dalla storia di Alberto Savini “Zio Paperone e il Codice Metsys”. Unico racconto inedito dell’antologia Il Papero da Vinci (2005), nelle prime pagine si presenta come un’irresistibile parodia del romanzo di Dan Brown - ambientata al Museo del Louvre il cui custode viene ritrovato… addormentato (!) mentre abbraccia una cornice. Pur coinvolgendo anagrammi, messaggi in codice e inseguimenti, il racconto si chiude dopo sole 36 pagine. La copertina, però, vale da sola il prezzo dell’intero volume.
L’ultima tavola è tratta dal racconto “Topolino e il segreto Da Vinci”, scritto da Marco Bosco e disegnato da Andrea Ferraris. Pubblicato in concomitanza con l’uscita del film di Ron Howard Il Codice da Vinci, si richiama nel titolo a Leonardo da Vinci ma non ha niente a che vedere con il romanzo di Dan Brown. E’ un classico giallo di Topolino, ambientato tra Topolinia, Milano e Como.
Anche in questo caso, la copertina vale il prezzo dell’intero numero di Topolino: il “paperino vitruviano” è un omaggio alla copertina americana de Il Codice da Vinci.
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