Una nuova lettura della Dalle des Chevaliers
News pubblicata il 21 ottobre 2019
Nel suo recente libro Rennes-le-Château: quel che resta del mito (2019) Gloria Maddalena propone un’originale lettura della doppia immagine ritratta sulla Dalle des Chevaliers, fornendo un’interpretazione verosimile di un enigma storico-artistico plurisecolare.
Ritrovata da Bérenger Saunière durante i lavori di restauro della parrocchia e riciclata come gradino per la Croce della Missione, la lastra di pietra fu riscoperta nel 1905 (e di nuovo nel 1908) nel corso di una spedizione archeologica della Société d’Etudes Scientifique de l’Aude. L’autrice fa notare i problemi legati alle varie interpretazioni della consunta raffigurazione sulla Dalle, proponendo una brillante soluzione:
[La pietra] raffigura due episodi della vita di Gesù. Nel primo quadro la Sacra Famiglia sta fuggendo in Egitto. Maria dalla lunga veste e dalla acconciatura elaborata, in groppa all’asino, tiene col braccio sinistro Gesù Bambino, del quale sono ancora ben visibili testa e braccia. Maria, come l’asino affaticato, si sta dissetando a una fonte, raccogliendo acqua con la tazza che tiene nella mano destra. Quello che è stato visto come un corno da caccia in realtà è lo zampillo d’acqua che esce dalla sorgente e che scorre poi nel recipiente dove si sta abbeverando l’asino. Dietro a lei, sulla destra, in una zona molto logorata dal continuo calpestio, si intuisce ancora, quando la luce colpisce con una particolare inclinazione la pietra, la sagoma di San Giuseppe. Nel quadro di destra della Dalle il soldato che sta per alzare una lunga spada, la spatha romana, per colpire e uccidere il bambino che tiene con la mano sinistra, raffigura “la strage degli innocenti”. Non sono momenti della stessa scena. Il soldato va da una parte, Maria sta fuggendo dall’altra. Ricordiamo che la chiesa di Rennes almeno fino al XIII secolo era dedicata alla Beata Maria. Sempre nell’iconografia tradizionale di tutti i tempi “la strage degli innocenti” ci viene rappresentata dal soldato o dai soldati con la spada a mezz’aria nell’atto di colpire un bambino, come nel sarcofago del IV secolo detto dei santi innocenti che si trova nella chiesa di san Maximin in Provenza proprio nella cripta che dicono conservi il corpo di santa Maria Maddalena. Inoltre si trova spesso il tema della Fuga in Egitto accanto a quello della Strage degli Innocenti.1
L’articolo La Dalle des Chevaliers: pietra tombale o pala d’altare? è tratto dal corrispondente capitolo del libro ed è liberamente accessibile. Alle realizzazione delle illustrazioni ha partecipato Marilì Menato, che ha curato - tra l’altro - questa ricostruzione ipotetica della Dalle:
Ipotetica ricostruzione della Dalle (Marilì Menato).
1. Gloria Maddalena, Rennes-le-Château: quel che resta del mito, 2019.
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