La morte di Marie de Négre e la fuga di Antoine Bigou
Nel 1776, a Jean Bigou succedette il nipote Antoine Bigou (1719-1794). L’eredità lasciata dallo zio e le rendite dei suoi terreni gli avevano procurato in breve una discreta ricchezza: nel 1789 possedeva, in comune con la sorella Gabrielle, sette campi coltivati, un prato, una vigna, un piccolo boschetto, un giardino e una casa in paese.
Il 17 gennaio 1781 Marie de Nègre d’Ables morì a Rennes. Essendo ormai chiusa la cripta dei d’Hautpoul, ed abolita la pratica di inumare gli alti dignitari all’interno delle chiese da un editto di re Luigi XVI datato 15 maggio 17761, la dama venne sepolta nel cimitero e la sua stele tombale restò in vista per più di cento anni, per poi sparire definitivamente nei primi anni del XX sec.
L’iscrizione sulla tomba riportava il nome e il suo titolo nella grafia da lei sempre utilizzata nei documenti ufficiali, Marie de Negre d’Ables dame d’Haupoul de Blanchefort2, e recitava:
Qui giace la nobildonna Marie de Negre Darles (sic) dama d’Haupoul di Blanchefort, dell’età di sessantasette anni, morta il 17 gennaio 1781. Riposi in pace.
Il 12 luglio 1790 fu promulgata la Costituzione Civile del Clero, che dispose che tutti i membri del clero, stipendiati dallo stato, fossero eletti dai cittadini. Non tutti gli ecclesiastici giurarono fedeltà alla nuova Costituzione, e il clero francese si divise tra costituzionale e refrattario; Antoine Bigou giurò fedeltà "con riserva" il 20 febbraio 1791, ma le riserve espresse invalidarono il giuramento. Il decreto del 29 novembre 1791 dichiarò "sospetti di attività controrivoluzionarie" tutti i sacerdoti refrattari, e il 26 agosto 1792 lì condannò alla deportazione; Bigou fece in tempo a lasciare la Francia fuggendo in Spagna, dove morì il 21 marzo 1794 a Sabadell, vicino a Barcellona.
Il 1° marzo 1793 il Comune di Rennes-le-Château prese atto dell’avvenuta fuga e sequestrò3 tutti i terreni del parroco esiliato, limitandosi a constatare, a proposito dei beni da lui custoditi in casa:
Preso atto che
il sopra menzionato Bigou, un tempo curato di questo luogo, è stato in Spagna o altrove senza aver prestato giuramento
ignoriamo il suo luogo di residenza
presumiamo che sia emigrato
oggi ci siamo recati in una casa di sua proprietà dove non abbiamo trovato nulla se non nove o dieci vecchie sedie di paglia, un ruota per lo spiedo e una storta altrettanto vecchia.4
Anche gran parte dell’oggettistica della parrocchia era stranamente sparita: in seguito alla promulgazione della legge del 3 giugno 1793 che imponeva la vendita dei beni di chi aveva lasciato il paese, fu stilato un inventario degli oggetti in uso nella parrocchia, e furono rinvenuti soltanto un calice con patena, un ciborio, un ostensorio, una croce da processione e qualche indumento: stendardi, fasce, pianete e piviali; il magro "bottino" fu messo in vendita il 24 febbraio 1795. Dove era finito il grosso delle ricchezze di Antoine Bigou?
È solo nel 1778 che la cittadina assume ufficialmente il nome di Rennes: in un documento risalente a quell’anno viene nominata per la prima volta "Rennes […] un château à quatre tours, dont trois carrées et une ronde"5.
La Rivoluzione segna anche una svolta nella storia del paese; se fino a quel momento le vicende di Rennes erano state sempre strettamente legate ai Signori residenti nel castello, nel corso di tutto l’Ottocento saranno le vicende religiose a segnare gli episodi salienti della storia del paese. Parrocchia e presbiterio, in continua decadenza anche per l’estrema vecchiaia, saranno più e più volte al centro delle discussioni del consiglio comunale.
1. Lettres-patentes du Roi, concernant l’inhumation dans les églises, chapelles et cimetieres – Données à Versailles le 15 Mai 1776, registrées en parlement le 23 Août 1776.
2. La grafia "Haupoul" al posto di "Hautpoul" compare anche nell’atto di sepoltura dell’8 marzo 1739 di "Messire Joseph d’Haupoul de Rennes", nell’atto di battesimo del 6 aprile 1739 della "Noble Delle Marianne, Elisabeth d’Haupoul", nel registro delle cerimonie alla data del 9 aprile 1739 ("Noble Demoiselle d’Haupoul") e nel contratto di matrimonio del 25 settembre 1752, firmato da "Messire Joseph Marie d’Haupoul" e "Marie d’Haupoul, figlia di Messire François d’Haupoul", nell’atto di matrimonio del giorno successivo e nell’atto di morte del 7 aprile 1836 di Paul Urbain de Fleury, figlio di Elisabeth d’Haupoul de Blanchefort (in Pierre Jarnac, Histoire du Trésor de Rennes-le-Château, Bélisane, Nizza 1985, pp. 443-444).
3. Si trattò di un’applicazione della legge del 12 febbraio 1792 che stabiliva il sequestro dei beni degli emigrati; insieme alla legge del 5 novembre 1790, che ordinò la presa di possesso da parte dello stato di tutti gli archivi delle istituzioni religiose, costituì una base per la nascita degli Archivi Dipartimentali.
4. Pégase, 5, novembre/dicembre 2002, pp. 30-31.
5. Jarnac 1985, p. 113.
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19. L’ampliamento della chiesa di Santa Maria e la nuova dedica
20. La peste e l’attacco aragonese
21. L’unione con i d’Hautpoul e le guerre di religione
22. La cripta dei Signori d’Hautpoul
23. Il testamento "da leggere"
24. La morte di Marie de Négre e la fuga di Antoine Bigou
25. I restauri più urgenti e le due ispezioni
26. La nascita di Saunière e la visita di De la Bouillerie
27. Il "Secondo Impero" e la visita di Monsignor Leuillieux
28. La nuova sacrestia (1881-1883)
29. L’ispezione del Vicario Generale
30. L’arrivo di Saunière a Rennes-le-Château (1885)
31. Le elezioni legislative e l’esilio a Narbonne (1885-1886)
32. Il dono della contessa di Chambord (1886)
33. La ripavimentazione (1887)
34. La sostituzione delle vetrate (1887)
35. Il nuovo altare e il bassorilievo della Maddalena (1887)
36. Il primo ritrovamento (1887)
37. La Dalle des Chevaliers e il secondo altare (1887)
38. Il gruzzolo sotto l’altare della Vergine (1887)
39. Gli ultimi lavori prima della visita vescovile (1887)
40. La visita di monsignor Billard (1889)
41. La vecchia zia e la famiglia Dénarnaud (1889)
42. Il servizio ad Antugnac (1890)
43. Lo stratagemma degli scavi (1891)
44. La Madonna di Lourdes (1891)
45. Il pellegrinaggio a Puivert (1891)
46. La scoperta del sepolcro (1891)
47. Il secret di Saunière e il secret di Cros
48. La morte di Boulanger e i primi lavori nel cimitero (1891)
50. Il bassorilievo all’ingresso della chiesa (1891)
51. La grotta di Lourdes (1891-1892)
52. Gli screzi con Alexandrine Marre Dénarnaud (1892)
53. I viaggi e le lettere prefirmate (1892)
54. La vendita delle messe (1892)
55. Il confessionale e la leggenda di Ignace Paris (1893)
56. L’inizio del traffico di messe (1893-1894)
57. I lavori nel giardino (1894)
58. I lavori nel cimitero (1895)
59. L’incendio nel giorno della Festa Nazionale (1895)
60. La contabilità del gennaio 1896
61. I lavori nel presbiterio (1896)
62. Il contratto con Giscard di Toulouse (1896)
63. I lavori nella chiesa e sulla piazzetta (1897)
64. Le decorazioni della chiesa (1897)
65. Il bassorilievo "Venez tous à moi" (1897)
66. Il demone e l’acquasantiera (1897)
68. Il fonte battesimale (1897)
69. Le statue e il GRAAL (1897)
70. La visita del vescovo Billard (1897)
72. La stanzetta segreta (1897)
73. Gli ultimi acquisti (1897-1898)
74. Un resoconto delle spese (1885-1898)
75. I conflitti con la famiglia (1897)
76. I viaggi a Lione e i presunti interessi per la fotografia (1897)
77. Il Personnat rifiutato (1899)
78. La concessione perpetua nel cimitero (1900)
79. Il grande progetto di Saunière
80. I lavori di costruzione (1899-1906)
85. I richiami di monsignor Billard (1901)
87. I richiami di monsignor Beuvain de Beauséjour (1903-1904)
88. La morte di Alfred Saunière (1905)
89. La legge di separazione tra Stato e Chiesa (1905)
90. La prima visita della S.E.S.A. (1905)
91. La lettera di Mathilde (1906)
92. Il primo testamento (1906)
93. Altri lavori di decorazione (1906-1908)
94. La seconda visita della S.E.S.A. (1908)
95. Il trasferimento a Coustouge e le dimissioni (1909)
96. La prima convocazione dal Vescovo (1909)
97. La nomina di don Marty e la violazione del divieto (1909)
98. Le due citazioni in tribunale (1910)
99. La condanna in contumacia e l’annullamento (1910)
102. Il testo di difesa (1910)
104. I tentativi di ricorso (1910-1911)
105. Il resoconto contabile (1911)
106. L’analisi della Commissione Saglio (1911)
107. La richiesta di chiarimenti (1911)
108. La relazione della Commissione Saglio (1911)
109. La sentenza definitiva (1911)
110. L’ultimo testamento (1912)
111. Richieste di prestito e spese varie (1913)
113. La Prima Guerra Mondiale (1915)
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