La ripavimentazione (1887)

Oltre alla donazione della contessa e allo stipendio mensile, Saunière può forse disporre di qualche altro finanziamento. Secondo una testimonianza raccolta da René Descadeillas¹, nel 1787 don Pons – parroco del paese dal 1836 al 1879 – avrebbe ricevuto una somma di 600 franchi dalla signora Lombac di Couiza, come ringraziamento per averla guarita dalla tenia; in paese il sacerdote aveva la fama di guaritore.

Non esistono conferme documentali di questa eredità, stranamente giunta "indenne" attraverso i tre parroci precedenti, Cezac, Mocquin e Croc, ma secondo Descadeillas la cifra giustificherebbe l’anticipo fatto da Saunière alla Fabbriceria durante il 1886: alla fine di quell’anno, la commissione è infatti in debito con il parroco di 518 franchi².

È ancora del 1887 una lotteria per raccogliere offerte per la parrocchia, che frutterà a Saunière 1000 franchi³.

La raccolta dei fondi necessari, però, non è sufficiente: secondo la legge, chiese e presbiteri appartengono ai comuni; la "fabbriceria" è semplicemente l’usufruttuaria perpetua dei due edifici. Qualsiasi lavoro di ristrutturazione, eseguito con finanziamenti comunali o con una sovvenzione della fabbriceria, può essere ordinato esclusivamente dalle autorità municipali. In seguito alla relazione di Guiraud Cals del 1853, che aveva sconsigliato i lavori di restauro in favore di una ricostruzione della chiesa in altro luogo, il comune decide di non finanziare alcun lavoro, ma lascia piena libertà al parroco di agire a sue spese come meglio crede.

Nei primi mesi del 1887 il parroco si dedica alla ripavimentazione della chiesa, affidata a Saunière Lapolisette. Una ricevuta di 100 franchi, datata 5 giugno 1887, è la più antica traccia scritta di questi lavori⁴.

La ricevuta di Saunière Lapolisette (5 giugno 1887)