I lavori nel cimitero (1895)
Nel 1895, quella che fino a quattro anni prima era tollerata dagli abitanti di Rennes-le-Château come una semplice "pulizia del cimitero", diventa un’attività sempre più sospetta: in paese inizia a circolare la voce secondo cui, durante la notte, Saunière si chiude nel cimitero e si dà a scavi del tutto ingiustificati; si parla di buche profonde oltre tre metri, illuminate di notte dalla fidata perpetua Marie1. Forse si tratta di un’esagerazione, ma sono certamente i lavori effettuati presso il cimitero ad incrinare per la prima volta i rapporti tra Saunière e la popolazione di Rennes-le-Château.
Una vista del cimitero
Il 12 marzo 1895 il consiglio municipale si rivolge al prefetto con una lettera di protesta dai toni duri2:
Rennes-le-Château, lì 12 marzo 1895
Spett. Signor Prefetto.
Abbiamo l’onore di informarla che all’accordo del consiglio comunale di Rennes-le-Château, nella riunione che ha avuto luogo domenica 10 marzo 1895 alle ore 1 del pomeriggio nella sala del municipio, noi, elettori, protestiamo che in base alla loro decisione il detto lavoro che si permette al curato di continuare non è di nessuna utilità e uniamo in aggiunta alla nostra prima lagnanza il desiderio di essere liberi e padroni di curare ciascuno le tombe dei nostri antenati che ivi riposano e che il signor curato non ha il diritto che dopo che noi abbiamo fatto degli abbellimenti o posto croci e corone, che tutto sia rimosso, tolto o spostato in un angolo3
La lettera è seguita, due giorni dopo, da un’altra dai toni simili:
Rennes-le-Château, lì 14 marzo 1895
Spett. Signor Prefetto.
Non siamo affatto contenti che si facciano lavori nel cimitero soprattutto nei modi in cui sono stati fatti finora; se ci sono croci, vengono tolte, pietre sulle tombe anche e al tempo stesso questo cosiddetto lavoro non consiste né in riparazioni né in nulla. Aggiungiamo la nostra firma, Faure Joseph, consigliere municipale, Clottes Isidore guardia privata come testimone per i signori Garouste, Tysseire, e Mis che non sanno firmare4.
La prima delle due richieste cita il diritto "concesso" – non sappiamo in quale data – al Curato di procedere alla pulizia del cimitero: ufficialmente, infatti, l’incaricato dei lavori era il comune.
In seguito a queste proteste, Saunière interrompe i lavori, ma non prima di aver concluso i lavori di ristrutturazione progettati. Il problema delle ossa sparse qua e là sul terreno, già affrontato nel 1891, viene risolto con la costruzione di un ossario5 da parte di Nazaire Babou.
L’ossario fatto erigere nel 1895
Nel cimitero non ci sono tombe precedenti il 1885, e le sepolture precedenti sono state trasferite in costruzioni successive: ciò conferma i resoconti dei lavori intrapresi da Saunière per rimuovere le vecchie tombe, che sollevarono obiezioni da parte della gente del villaggio6.
Nel rimuovere le ossa dalle bare più antiche, il sacerdote non può fare a meno di imbattersi nei resti di qualche personaggio altolocato, sepolto insieme a qualche monile o gioiello prezioso. Durante una spedizione archeologica del 1905 verrà ritrovata7, in un angolo del cimitero, la pietra tombale appartenente ad una nobildonna locale, Marie de Nègre d’Ablès (1714-1781). Pur non esistendo prove documentarie a sostegno, si può ipotizzare che fu Saunière a rimuoverla dai piedi del campanile dove si trovava, e ad abbandonarla in un angolo dove verrà ritrovata dieci anni dopo, a conferma della scarsa sensibilità archeologica già dimostrata in occasione della rimozione della Dalle des Chevaliers. È possibile che il sacerdote si sia impadronito di qualche oggetto prezioso contenuto all’interno della bara, come forse aveva fatto all’interno della cripta quattro anni prima; certo non ne cancellò – come affermato spesso – l’iscrizione, che verrà riportata integralmente dieci anni dopo sul Bullettin della Società di Studi Scientifici dell’Aude.
1. Claire Corbu, Antoine Captier, L’héritage de l’Abbé Saunière, Bélisane, Nizza 1995, p. 84.
2. René Descadeillas, Mythologie du Trésor de Rennes, Editions Collot, 1974 (1991), p. 22.
3. La traduzione, a cura di Roberto Gramolini, riproduce la sintassi sgrammaticata originale.
4. Vedi nota precedente.
5. Sulla data di costruzione dell’ossario si veda Bruno de Monts, "La paroisse et les paroissiens de Rennes-le-Château", Cahiers, V, p. 9 in cui viene citata la relazione della visita episcopale del 1889.
6. Bill Putnam e John Edwin Wood, The treasure of Rennes-le-Château, a mystery solved, Sutton Publishing, 2003, p. 95.
7. Elie Tisseyre, "Une excursion à Rennes-le-Château", Bulletin de la Société d’Etudes Scientifique de l’Aude, Vol. 17 (1906).
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36. Il primo ritrovamento (1887)
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38. Il gruzzolo sotto l’altare della Vergine (1887)
39. Gli ultimi lavori prima della visita vescovile (1887)
40. La visita di monsignor Billard (1889)
41. La vecchia zia e la famiglia Dénarnaud (1889)
42. Il servizio ad Antugnac (1890)
43. Lo stratagemma degli scavi (1891)
44. La Madonna di Lourdes (1891)
45. Il pellegrinaggio a Puivert (1891)
46. La scoperta del sepolcro (1891)
47. Il secret di Saunière e il secret di Cros
48. La morte di Boulanger e i primi lavori nel cimitero (1891)
50. Il bassorilievo all’ingresso della chiesa (1891)
51. La grotta di Lourdes (1891-1892)
52. Gli screzi con Alexandrine Marre Dénarnaud (1892)
53. I viaggi e le lettere prefirmate (1892)
54. La vendita delle messe (1892)
55. Il confessionale e la leggenda di Ignace Paris (1893)
56. L’inizio del traffico di messe (1893-1894)
57. I lavori nel giardino (1894)
58. I lavori nel cimitero (1895)
59. L’incendio nel giorno della Festa Nazionale (1895)
60. La contabilità del gennaio 1896
61. I lavori nel presbiterio (1896)
62. Il contratto con Giscard di Toulouse (1896)
63. I lavori nella chiesa e sulla piazzetta (1897)
64. Le decorazioni della chiesa (1897)
65. Il bassorilievo "Venez tous à moi" (1897)
66. Il demone e l’acquasantiera (1897)
68. Il fonte battesimale (1897)
69. Le statue e il GRAAL (1897)
70. La visita del vescovo Billard (1897)
72. La stanzetta segreta (1897)
73. Gli ultimi acquisti (1897-1898)
74. Un resoconto delle spese (1885-1898)
75. I conflitti con la famiglia (1897)
76. I viaggi a Lione e i presunti interessi per la fotografia (1897)
77. Il Personnat rifiutato (1899)
78. La concessione perpetua nel cimitero (1900)
79. Il grande progetto di Saunière
80. I lavori di costruzione (1899-1906)
85. I richiami di monsignor Billard (1901)
87. I richiami di monsignor Beuvain de Beauséjour (1903-1904)
88. La morte di Alfred Saunière (1905)
89. La legge di separazione tra Stato e Chiesa (1905)
90. La prima visita della S.E.S.A. (1905)
91. La lettera di Mathilde (1906)
92. Il primo testamento (1906)
93. Altri lavori di decorazione (1906-1908)
94. La seconda visita della S.E.S.A. (1908)
95. Il trasferimento a Coustouge e le dimissioni (1909)
96. La prima convocazione dal Vescovo (1909)
97. La nomina di don Marty e la violazione del divieto (1909)
98. Le due citazioni in tribunale (1910)
99. La condanna in contumacia e l’annullamento (1910)
102. Il testo di difesa (1910)
104. I tentativi di ricorso (1910-1911)
105. Il resoconto contabile (1911)
106. L’analisi della Commissione Saglio (1911)
107. La richiesta di chiarimenti (1911)
108. La relazione della Commissione Saglio (1911)
109. La sentenza definitiva (1911)
110. L’ultimo testamento (1912)
111. Richieste di prestito e spese varie (1913)
113. La Prima Guerra Mondiale (1915)
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