Le due citazioni in tribunale (1910)
Le denunce del suo comportamento presso il Vescovo continuano, e l’ennesima segnalazione dell’offerta di una messa da parte di Saunière costringe il vicario Rodière ad inviare una lamentela ufficiale il 12 maggio 1910:
Carcassonne, 12 maggio 1910
Signor curato,
ecco il testo della risposta che il Vescovo mi ha incaricato di far avere alla signora Gabrielle Camus, del sobborgo dei Viges a Mirecourt, che chiede se vi possiamo inoltrare gli onorari per le messe:
"Eviti di spedire onorari per le messe al signor curato Saunière, vecchio parroco di Rennes-le-Château, ora ritirato presso la stessa parrocchia, perché il Vescovo non ha nessuna fiducia nel modo in cui questo sacerdote compie le sue obbligazioni in questo aspetto."
Sua Grandezza [il Vescovo] osserva con dispiacere che non state mantenendo il vostro impegno formale, fatto a suo tempo, di non offrire le messe se non con la sua intercessione […]1
Il 22 maggio Saunière risponde:
Non ho l’onore di conoscere la signora Gabrielle Camus, del sobborgo dei Viges a Mirecourt, e non ricordo di essermi mai messo in contatto con lei, tanto meno per onorari per le messe.2
La risposta non convince il Vescovo, che decide di convocarlo di fronte al tribunale ecclesiastico; il 27 maggio 1910 il promotore delle cause ecclesiastiche Pennavayre segnala il caso al giudice Cantegril:
Carcassonne, 27 maggio 1910
Il sottoscritto S. Pennavayre, promotore delle cause della Diocesi di Carcasonne, considerando che Monsignor il Vescovo aveva a più riprese ordinato al signor curato Bérenger Sauniére di non richiedere onorari per le messe fuori dalla diocesi, considerando che il signor Saunière aveva promesso di attenersi scrupolosamente al divieto vescovile, considerando che il signor Saunière ha continuato malgrado tutto ad agire contrariamente rispetto agli ordini ricevuti e alle promesse fatte, ha l’onore di pregare il signor Ufficiale di voler convocare il signor Bérenger Saunière di fronte al tribunale ecclesiastico.
S. Pennavayre, promotore3.
Il giorno precedente Saunière aveva ordinato presso la casa Monna di Tolosa un busto a grandezza naturale4: il 21 giugno 1910 il sacerdote dovrà recarsi presso lo stabilimento per effettuare una serie di ritocchi dal vivo. Il costo complessivo del busto in marmo bianco sarà di 1600 franchi5. Non si sa se questo busto sia mai stato completato; secondo alcune voci riportate dai coniugi Captier, Marie Dénarnaud avrebbe nascosto una statua a grandezza naturale di Saunière nel doppio fondo di un muro. Si trattava di questo busto? Claire Corbu ed Antoine Captier precisano di non averlo comunque mai ritrovato.
L’ipotesi più verosimile a proposito di questo busto l’ha avanzata Christian Doumergue, secondo cui la realizzazione della scultura sarebbe da leggersi nell’ottica dell’antico progetto di Saunière di fare di Villa Bethania una casa di riposo per sacerdoti; il busto, collocato nel salone principale, sarebbe stato un ricordo imperituro dell’autore di quell’opera di carità – e non è raro trovare ancora oggi, nelle case di riposo, busti o bassorilievi a memoria di chi le ha fatte realizzare.
Il 7 luglio 1910 Gustave Cantegril convoca Saunière6 per la data del 16 luglio 1910; entro il 12 luglio il sacerdote dovrà anche fare il nome dell’avvocato di cui intenderà servirsi. E’ interessante notare che la violazione del divieto di richiedere onorari per le messe fuori dalla diocesi passa in secondo piano:
Da un certo numero di anni, Saunière ha venduto un numero considerevole di messe che non ha potuto celebrare. Visto le spese esagerate sostenute da Saunière che lasciano intendere che si sia arricchito tramite onorari di messe non celebrate, noi lo citiamo a comparire davanti al Tribunale dell’Officialità in data sabato 16 luglio alle 9 del mattino […]7
Fino al giorno della vigilia Saunière non si fa vivo; il 15 luglio 1910 invia dunque questa comunicazione:
Il 16 luglio 1910 il tribunale si riunisce e, constatata l’assenza dell’imputato, stila una lettera in cui la convocazione viene rinnovata per il 23 luglio 19108:
Noi, Vicario Generale, giudice ecclesiastico della diocesi di Carcassonne, vista in data 7 luglio 1910 la citazione canonica con cui il signor curato Bérenger Saunière, ex-curato di Rennes-le-Château, era intimato a comparire davanti al tribunale vescovile presso il vescovado il 16 luglio 1910 alle 9 del mattino. Premesso che, nel giorno e nell’ora indicati, il signor curato Bérenger Saunière non si è presentato davanti al tribunale, citiamo di nuovo, con le presenti, il signor curato Bérenger Saunière a comparire davanti al Tribunale Vescovile presso il vescovado il sabato 23 luglio 1910 alle 9 del mattino e dichiariamo la presente citazione perentoria con conseguenza la contumacia in caso di mancata comparizione. Il signor Saunière avrà la cortesia di farci conoscere, prima del 20 luglio, il nome dell’avvocato che avrà scelto per la sua difesa, affinché il tribunale esamini se può legittimarlo.9
Il 17 luglio il sacerdote spedisce tre lettere ad altrettanti amici che sui suoi quaderni registra con la nota "Quale avvocato scegliere": si tratta di don Gazel di Floure, don Gachen di St.Jean e don Rouanet di Bagès. E’ quest’ultimo a suggerirgli il 20 luglio in una lettera i nomi di don Molinier, decano di Azille e dell’avvocato Mis di Limoux10. Immediatamente il Saunière scrive al vescovo una lettera in cui dichiara di voler nominare un avvocato; non avendo chiaro se costui debba essere un avvocato appartenente al clero o un laico, il sacerdote fa i nomi che gli ha suggerito don Barthèlèmy Rouanet, aggiungendo:
Monsignore vorrà farmi sapere se queste due persone saranno accettate da Sua Grandezza e mi accorderà nello stesso tempo un prolungamento dei tempi che mi sarà necessario per organizzare la difesa.11
Nell’indirizzare al vescovo questa lettera Saunière compie un errore che gli sarà fatale; l’organo cui inoltrare la richiesta di autorizzazione dell’avvocato sarebbe stato, infatti, il tribunale. Per una sfortunata evenienza in quei giorni il Vescovo si trova a Vesoul, lontano da Carcassonne, e la lettera – insieme ad una seconda spedita due giorni dopo – non viene inoltrata in tempo al tribunale. In quello stesso 22 luglio Saunière spedisce due lettere, una a don Molinier, l’altra all’avvocato Mis (che il 24 luglio accetterà l’incarico12), per chiedere il loro aiuto durante il processo13; i tempi, però, sono troppo stretti e Saunière è costretto a disertare il tribunale nella data stabilita.
1. La lettera è registrata in Correspondance de Bérenger Saunière (1896-1915), 12 maggio 1910 con queste parole: "R[icevuta dal] Vescovo di Carcassonne un’altra lettera a proposito delle messe" e riprodotta in Gérard Tappa, Claude Boumendil, Claire Corbu, Antoine Captier, L’Incroyable destin de l’abbé Saunière, Le Procès 1909-1910, Belisane, Nizza 1994, pp. 49-50.
2. Tappa/Boumendil 1994, p. 50.
3. Jacques Rivière, Le fabuleux trésor de Rennes-le-Château, Bélisane, Nizza 1983, p. 187.
4. Carnet 2004, 26 maggio 1910.
5. Corbu/Captier 1985, p. 222 trascritta in Christian Doumergue, Bérenger Saunière, prêtre libre à Rennes-le-Château, C. Lacour, Nimes 2000, p. 227.
6. La lettera è registrata in Carnet 2004, 8 luglio 1910 come "Citazione a comparire".
7. Rivière 1983, p. 187-188.
8. La lettera è registrata in Carnet 2004, 16 luglio 1910 come "Nuova citazione".
9. Rivière 1983, p. 188-189.
10. La lettera è registrata in Carnet 2004, 20 luglio 1910 con la nota "Scegliere Molinier o Mis".
11. La lettera è riprodotta in Claire Corbu, Antoine Captier, L’héritage de l’Abbé Saunière, Bélisane, Nizza 1995, p. 227 e registrata in Carnet 2004, 20 luglio 1910.
12. La lettera è riprodotta su Corbu/Captier, p. 229 ed è registrata in Carnet 2004, 26 luglio 1910.
13. Le tre lettere sono tutte riportate in Carnet 2004, 22 luglio 1910.
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9. Le poche vestigia del villaggio visigoto
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15. Fondazione della cappella di Santa Maria
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25. I restauri più urgenti e le due ispezioni
26. La nascita di Saunière e la visita di De la Bouillerie
27. Il "Secondo Impero" e la visita di Monsignor Leuillieux
28. La nuova sacrestia (1881-1883)
29. L’ispezione del Vicario Generale
30. L’arrivo di Saunière a Rennes-le-Château (1885)
31. Le elezioni legislative e l’esilio a Narbonne (1885-1886)
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33. La ripavimentazione (1887)
34. La sostituzione delle vetrate (1887)
35. Il nuovo altare e il bassorilievo della Maddalena (1887)
36. Il primo ritrovamento (1887)
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38. Il gruzzolo sotto l’altare della Vergine (1887)
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40. La visita di monsignor Billard (1889)
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44. La Madonna di Lourdes (1891)
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47. Il secret di Saunière e il secret di Cros
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57. I lavori nel giardino (1894)
58. I lavori nel cimitero (1895)
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61. I lavori nel presbiterio (1896)
62. Il contratto con Giscard di Toulouse (1896)
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72. La stanzetta segreta (1897)
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77. Il Personnat rifiutato (1899)
78. La concessione perpetua nel cimitero (1900)
79. Il grande progetto di Saunière
80. I lavori di costruzione (1899-1906)
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87. I richiami di monsignor Beuvain de Beauséjour (1903-1904)
88. La morte di Alfred Saunière (1905)
89. La legge di separazione tra Stato e Chiesa (1905)
90. La prima visita della S.E.S.A. (1905)
91. La lettera di Mathilde (1906)
92. Il primo testamento (1906)
93. Altri lavori di decorazione (1906-1908)
94. La seconda visita della S.E.S.A. (1908)
95. Il trasferimento a Coustouge e le dimissioni (1909)
96. La prima convocazione dal Vescovo (1909)
97. La nomina di don Marty e la violazione del divieto (1909)
98. Le due citazioni in tribunale (1910)
99. La condanna in contumacia e l’annullamento (1910)
102. Il testo di difesa (1910)
104. I tentativi di ricorso (1910-1911)
105. Il resoconto contabile (1911)
106. L’analisi della Commissione Saglio (1911)
107. La richiesta di chiarimenti (1911)
108. La relazione della Commissione Saglio (1911)
109. La sentenza definitiva (1911)
110. L’ultimo testamento (1912)
111. Richieste di prestito e spese varie (1913)
113. La Prima Guerra Mondiale (1915)
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